Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi

Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi è una delle scelte più ambite. Ma è davvero così? La risposta nell'analisi di mercato del nostro WEM, Marco.

Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi è spesso una delle scelte più ambite.

Sicuramente i paesaggi esotici e futuristici con la ricchezza messa in vetrina di Dubai, può far pensare che sia un mercato di facile accesso.

Ma è davvero così? 

Per capirlo è necessario fare un’analisi del mercato per non lasciarsi trasportare dalle emozioni, evitando così di investire in maniera errata. 

“L’analisi di un mercato è la fase preliminare di un processo di vendita nei mercati esteri. Ti permette di scegliere con logica i mercati da sviluppare, alzando la probabilità di avere successo.”

Questo punto viene spiegato nei dettagli in questo articolo del mio CEO, Lorenzo.

Gli Emirati Arabi Uniti

Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi

Non tutti forse sanno che il nome “corretto” è Emirati Arabi Uniti.

E’ uno stato della penisola araba, composto da sette Emirati: Abu Dhabi, Aiman, Dubai, Fujaira, Ras al-Khaima, Sharia e Umm al-Qaywayn. 

Se hai voglia di conoscere di più sugli Emirati Arabi, leggi QUI

Dal punto di vista geopolitico i sette Emirati Arabi Uniti ricoprono una posizione strategica. Questo grazie allo sbocco sul Golfo Persico che li rende un importante centro di scambi commerciali tra l’Asia e l’Africa. 

Questo ha permesso alla metropoli di Dubai ad essere protagonista da anni di uno sviluppo economico notevole ed esponenziale. Tanto che gli Emirati Arabi è uno dei paesi più in crescita al mondo negli ultimi 10 anni (13° posto per il PIL nel Mondo).

Tutto questo ha reso il mercato del paese molto appetibile a livello globale. Infatti, oggi gli Emirati Arabi con Dubai sono il faro del Medio Oriente per l’attività di export.

La vendita dell’olio extra vergine di oliva

La scarsità di prodotti alimentari “locali” per la mancanza di terre coltivabili ha come conseguenza l’elevata richiesta di importazione di tutti i generi alimentari

Tra questi abbiamo anche l’olio extra vergine di oliva. Anche se in minima parte viene importato dai vicini Arabia Saudita e Turchia, l’Europa è il principale fornitore di olio per gli Emirati Arabi. Come vedremo in seguito in questo articolo, la Spagna è il primo paese fornitore, a seguire l’Italia.

D’altronde, la cucina italiana è la più apprezzata, dopo quella tradizionale. Infatti, negli ultimi anni si è registrato un aumento della presenza di ristoranti italiani. Tutt’ora il canale Horeca è uno dei principali canali di sbocco per la vendita di olio extra vergine di oliva

In merito ai canali di distribuzione, le vendite al dettaglio online e dell’e-commerce sono le più interessanti. Nell’ultimo anno hanno registrato un forte aumento del 30%.

A questi si aggiungono sicuramente i negozi specializzati, ma soprattutto i department store. Sono i “luoghi di culto” del ricco consumatore emiratino, attento alla food security e alla salubrità dei prodotti alimentari. In questo canale trovano possibilità di vendita gli oli “luxury”

Vediamo un pò di dati

Analizzando i dati quantitativi dell’esportazione di olio extravergine d’oliva italiano nel mondo, abbiamo per gli Emirati Arabi:

VALORE
(euro)
QUANTITÀ
(kg)
PREZZO MEDIO
(euro/kg)
QUANT. ESPORTATA MONDO (kg)INCIDENZA SUL TOTALE ESPORTATO
486.83791.7395,3160.080.2630,15%
dati 2019 COEWEB-ISTAT

Certamente gli Emirati Arabi non sono tra i nostri principali clienti. Si inseriscono nel “calderone” dei paesi che importano olio italiano con volumi molto al di sotto del 1% dell’export totale di olio italiano. 

Questo può far pensare che non sia un paese interessante per i bassi volumi che abbiamo di esportazione.

Ma questa bassa % di esportazione è realmente conseguenza del fatto che gli Emirati Arabi importano poco olio extra vergine?

Ci viene in aiuto un’analisi della società Trade Data Monitor LLC con i dati di importazione di olio degli Emirati Arabi. Risulta che i primi 5 paesi fornitori sono:

  • Spagna 65%
  • Italia 10%
  • Turchia 9%
  • Grecia 7%
  • Arabia Saudita 3%

per un import totale di olio extra vergine di oliva di circa 6 milioni di kg. Effettivamente il paese arabo è molto interessante nei volumi. La quantità che importa è pari ai kg di olio che esportiamo in Francia, terzo paese cliente dopo USA e Germania.

Però è un mercato dominato dalla Spagna, leader assoluto ed incontrastato. E’ un dato di fatto, ma non deve sconfortarci.

Infatti, i dati di quest’anno del nostro export verso gli Emirati ha fatto registrare flussi per circa 96.000 Kg con un incremento del 4,7% rispetto al 2019.

Altro dato interessante da considerare è il prezzo medio di acquisto, che si aggira intorno ai 5,30 euro/kg, ben al di sopra della media mondiale di 4,67 euro/kg (2019).

La certificazione Halal

È opportuno sottolineare che vi sono delle regole da rispettare e dei documenti necessari per esportare nel rispetto delle normative vigenti.

Soprattutto è imprescindibile tenere in considerazione la cultura musulmana degli Emirati Arabi per poter esportare nel paese senza difficoltà

Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi

La Certificazione Halal (in arabo: حلال, che significa ‘ciò che è lecito’) è una certificazione specifica, rilasciata da un ente accreditato. Questa deve accompagnare la merce in entrata per essere sdoganata dalle autorità emiratine.

La certificazione “Halal” serve ad attestare che i prodotti agroalimentari, e non solo, ed i loro processi industriali, di trasformazione, compreso la certificazione del packaging, rispettino le norme etiche ed igienico sanitarie secondo la legge e la dottrina islamica. 

Certamente, la certificazione Halal è una barriera all’ingresso complicata da superare, ma che può essere utilizzata a proprio favore. Trattandosi di una certificazione abbastanza impegnativa, riuscire ad averla garantirebbe un notevole vantaggio competitivo rispetto ai propri concorrenti.

Gli Emirati Arabi sono un mercato interessante?

Vendere olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi non è quella Eldorado che immagina la maggiore parte dei produttori di olio e di food in generale.

Ma rispondendo alla domanda: si, gli Emirati Arabi sono un mercato interessante.

Certamente lo è per i volumi e per il prezzo medio di acquisto. Può esserlo ancor di più di molti paesi più ambiti, come quelli asiatici e del sud-est asiatico, ma molto più lontani dall’Italia rispetto alla penisola araba, con costi di investimento completamente differenti

E’ interessante perchè è un mercato grande con più spazio da conquistare rispetto a tanti mercati molto ambiti ma saturi. E’ vero che la Spagna domina, ma i numeri ci sono per cercare di “rubare” nel tempo fette di mercato agli oli spagnoli. La variazione in aumento dell’export di olio italiano lo dimostra.

Inoltre, il prezzo medio di acquisto più alto rispetto alla media mondiale giustifica anche l’investimento da compiere per sviluppare questo mercato.

Certamente la strategia del primo prezzo non è premiante. Pertanto, è sconsigliabile aggredire i canali dei grandi numeri (off-trade) nei quali ci si scontrerebbe con gli spagnoli in una guerra quasi impossibile da vincere.

Nel tempo la preferenza della nostra cucina tra quelle internazionali e l’aumento della ristorazione italiana potrebbero contribuire all’aumento dei volumi di esportazione, comportando una maggiore presenza dell’olio italiano sempre se le aziende seguiranno un percorso di sviluppo pianificato.

Inoltre, gli Emirati sono un mercato ricco, internazionale, con consumatori dall’alta capacità di spesa, e la presenza di canali luxury e specializzati o di nicchia (online).

Per cui può essere un mercato interessante per gli oli extra vergine di fascia medio e medio-alta, dai packaging accattivanti ed accostabili al mondo del luxury, possibilmente decorati con premi internazionali.

vendere olio Emirati Arabi

E tu, vuoi vendere il tuo olio extra vergine di oliva negli Emirati Arabi?

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